Bersani: “Il processo breve è una discriminazione e questo può vederlo chiunque”
Chiunque tranne i cinquanta milioni di italiani che accedono all’informazione tramite la tv.
ANM: “Questa è la resa dello Stato di fronte alla criminalità”
ANM viola la privacy dello Stato: vergognoso turbare l’intimità di chi si arrende a se stesso.
Alfano: “Sono plateali mistificazioni”
E’ vero. Il ddl non cancella automaticamente tutti i processi pendenti di Berlusconi (Mills, Mediaset e Mediatrade). E non avrebbe fatto decadere già in primo grado il processo Spartacus contro i Casalesi. E non cancella reati contabili giacenti davanti alla corte dei conti (per un totale di almeno 500 milioni di euro), tra cui tante consulenze ministeriali milionarie, l’affaire Meocci-Rai in cui sono indagati anche cinque membri del’ex-CDA in quota Pdl, l’ex direttore generale Flavio Cattaneo e l’ex ministro dell’Economia Domenico Siniscalco, le inchieste su appalti, sanità e assunzioni facili da parte del sindaco Moratti, le inchieste sui rifiuti in Campania. E non cancella il giudizio pendente del senatore Giuseppe Valentino (tra i redattori del testo del ddl), indagato per una storia di sprechi e consulenze quando era sottosegretario alla Giustizia del Guardasigilli Roberto Castelli. E non cancella neanche i reati contabili imputati a Castelli (anche lui tra i redattori del testo), agli onorevole Iole Santelli e Alfonso Papa, tutti del Pdl, coinvolti in quella stagione di consulenze facili. E non ne traggono evidente beneficio Telecom (dossier Tavaroli), Impregilo (750 milioni di illecito profitto negli appalti dei rifiuti), la Green holding di Grossi e Italease. E non cancella neanche il processo Antonveneta, il processo sul crack-Parmalat, il processo Cirio (35.000 risparmiatori truffati in attesa di risarcimento) e persino il processo sulla strage di Viareggio. E non condizionerebbe i processi per mafia, perché non sarebbero cancellati i reati dei colletti bianchi vicini a Cosa Nostra (tipo corruzione, turbativa d’asta e di fittizia intestazione di beni). E non cancella il processo per aggiotaggio in corso a Milano, dove tra gli imputati figurano le banche americane Citigroup e Morgan Stanley, la svizzera Ubs e la tedesca Deutsche Bank, come non è a rischio neanche il processo Eternit a Torino, con 2900 parti offese.
E chissà quante altre *mistificazioni* pendenti, ignote ai cittadini, non verranno a decadere…
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